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I lavoratori fragili della scuola al Ministro Orlando “i lavoratori fragili e i caregivers vanno tutelati tutti, senza escludere alcuno. Le nostre vite non hanno prezzo”

In piena pandemia, siamo stati tutelati con discontinuità dal Governo Conte e Draghi, ovvero in alcuni mesi entrambi i governi ci consideravano fragili e quindi meritevoli di norme a tutela del nostro lavoro e della nostra salute, invece in altri mesi inspiegabilmente non lo eravamo più e quindi siamo stati catapultati a lavorare in presenza, malgrado l’elevatissimo rischio di contrarre forme gravi o gravissime dell’infezione da Covid-19.
Le motivazioni addotte da parte di entrambi i Governi a “giustificare” le mancate norme di tutele sanitarie e lavorative nei nostri riguardi sono state la mancanza di fondi.
Praticamente agli occhi dei Governi siamo disabili ad intermittenza ed a “convenienza”. Vorrei precisare che i lavoratori fragili hanno malattie gravi e che sono stati abbandonati dall’attuale Governo a partire dal 1 aprile 2022.
Nelle ultime ore, molti esponenti politici esultano alle dichiarazioni del Ministro Orlando, che ha dichiarato di aver preparato un apposito emendamento da inserire nel decreto “Aiuti bis” inerente allo smart working per i lavoratori fragili e per i genitori con figli under 14.
Se così fosse, questo emendamento sembra escludere dal diritto allo smart working i lavoratori fragili rientranti nei criteri dell’art. 26 comma 2 bis “Cura Italia”, come ad esempio i lavoratori oncologici dopo appena sei mesi ed un giorno dal completamento della chemioterapia, e moltissimi altri lavoratori fragili con malattie rare, ugualmente gravi, la cui unica “colpa” è quella di non essere state annoverate nella lista patologie e condizioni di cui al DM Salute 4 febbraio 2022, (D.M. firmato dai Ministri Orlando, Speranza e Brunetta).
Altri grandi esclusi, dall’emendamento del Ministro Orlando, i genitori con figli disabili gravi a prescindere dall’età dei figli ed i caregivers.
Ci chiediamo come mai si tenda ad aiutare indistintamente i lavoratori con figli under 14, che godono tutti di ottima salute, ed a escludere invece chi ha bisogno realmente di aiuto, ossia i genitori con figli disabili gravi a prescindere dall’età dei figli ed i caregivers.

Dopo oltre due anni dall’inizio della pandemia, gli Onorevoli ed il Governo non sono riusciti a capire quanto sia rischioso per i lavoratori fragili oncologici contrarre il Covid-19, eppure solo la parola tumore dovrebbe far tremare o quanto meno sollecitare una maggior sensibilità ed attenzione verso questi concittadini, invece il cosiddetto “male del secolo” sembrerebbe far paura solamente a chi lo vive. Per non parlare delle malattie rare, che sono così rare da non essere nemmeno viste dai parlamentari e dal Governo.
Altri grandi esclusi dall’emendamento a firma Ministro Orlando sono i lavoratori fragili impossibilitati ad eseguire smart working per mansione (art. 26 comma 2 del “Cura Italia”), esclusi anche i lavoratori fragili inidonei a cui non è consentito da parte del medico competente (medico del lavoro) tornare al lavoro in presenza, quandanche lo volessero, proprio perché dichiarati inidonei alla mansione per motivi legati alla situazione contingente dell’elevato rischio biologico da Covid-19 nel luogo di lavoro. Durante il periodo di inidoneità assoluta, purtroppo, il lavoratore a cui è preclusa totalmente la possibilità di lavorare in presenza è costretto a ricorrere all’istituto della malattia ordinaria, malattia che va purtroppo a sommarsi a tutte le altre assenze per malattia e quindi viene ad essere conteggiata nel computo del cosiddetto comporto. Il periodo di comporto (periodo di assenza per malattia in cui il lavoratore conserva il posto di lavoro) non è infinito, perciò nel momento in cui tale limite viene superato, iniziano ad operarsi delle decurtazioni progressive ed importanti dello stipendio, fino ad arrivare al licenziamento del lavoratore fragile.

Vorrei chiedere a chi “baratta” le nostre tutele
di sopravvivenza se si siano mai soffermati a chiedersi quanto valga economicamente la vita umana, quanto valga la loro vita. Salvare vite umane non ha prezzo.

Invitiamo il Ministro Orlando, il Governo e tutti gli Onorevoli a volerci vedere, non possono ignorarci continuando a lasciarci indietro ancora, per l’ennesima volta.
Invitiamo il Presidente del Consiglio Draghi, i Ministri, gli Onorevoli Deputati e Senatori ad emanare tutele piene, qui ed ora. Siamo stanchi delle promesse elettorali per la prossima legislatura in favore dei disabili.

Sono qui a chiedere alla Vostra gentile redazione di farsi portavoce del nostro disperato grido di aiuto, diramando il presente comunicato.

Non lasciateci soli. Grazie per la vostra attenzione.

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