Il discorso di Draghi non è piaciuto alla scuola. Draghi non è piaciuto agli insegnanti.
I docenti sono passati dagli elogi continui dell’ex ministro Azzolina alle offese velate che tanto velate non sono. La revisione del calendario scolastico è visto dai docenti e dalla scuola in generale, come un’offesa all’impegno messo in campo in questi mesi, fra mille difficoltà e tanti sacrifici.
Adesso si propone di recuperare le ore, che poi non sono mai andate perse, nei week end, il pomeriggio e pure in estate. A certificare il retropensiero di certa politica nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego e in particolare dei lavoratori della scuola.
Dall’elogio all’offesa il passo è stato breve. Brevissimo.
Quella che la scuola vivrà, perchè annunciata oggi, sarà una stagione come quella vissuta qualche anno fa con il fannullonismo brunettiano e i tagli della Gelmini.
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