La ricetta del governo di centro-destra punta a far pagare meno tasse a tutti per attrarre investimenti dall’Estero, ma sarà davvero così?
La rivoluzione passerebbe da 3 sole aliquote IRPEF allo scopo di favorire il ceto medio. Altra boccata d’ossigeno arriva per le partita Iva che si vedranno estendere la flat-tax fino ad un fatturato di 80mila euro.
La flat-tax non favorisce i dipendenti
In soldoni dovrebbe significare che chi guadagna 80mila euro l’anno andrebbe a pagare appena il 15% di tasse, mentre un collaboratore scolastico che guadagna circa 15mila euro l’anno paga il 23% di tasse.
Una percentuale che ai più sembra quanto meno non equa e tutta a favore di una sola parte.
Delusione fra i collaboratori scolastici che leggendo i numeri hanno capito che qualcosa non torna e fra loro moltissimi son elettori del cetro-destra e che sostengono la premier Meloni.
Non è ancora chiaro come sarà riformata l’IRPEF, non si capisce come saranno strutturate le tre fasce che andranno a sostituire le attuali quattro, certo è che la questione della flat-tax inizia ad assumere contorni chiari, ma che scontenta i dipendenti che stanno iniziando a farsi i conti in tasca.
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