Mancano docenti nelle scuole italiane, come candidarsi con la MAD
Lunedì in quasi tutte le regioni apriranno i cancelli le scuole, purtroppo ancora una volta mancheranno moltissimi docenti. Le graduatorie di istituto non sono ancora pronte, forse lo saranno dal 15 settembre, si spera in un miracolo in modo da nominare i docenti e completare l’organico delle scuole ed avviare regolarmente il nuovo anno scolastico 2017/2018. Le regioni in maggior sofferenza sono quelle del Nord, in particolare si registra un una forte carenza di docenti di sostegno. Da quest’anno gli UST concederannoil 100% dei posti richiesti dalla neuropsichiatria, vale a dire che i docenti specializzati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e di sostegno non bastarenno nemmeno a coprire il 10% dei posti disponibili, ecco che vi è la possibilitàconcreta di lavorare con la MAD.
La messa a disposizione per candidarsi come insegnante
Molti docenti che andranno a coprire questo delicatissimo ruolo saranno senza specializzazione e senza esperienza. Tali insegnanti saranno individuati grazie alle graduatorie icrociate e fra questi saranno incaricati dipversi precari che non hanno mai messo piede nella scuola italiana, compresi i “ricorsisti” che grazie al TAR si sono visti inserire in seconda fascia di istituto. Gli ITP, insegnanti tecnico pratici, senza esperienza avranno buonissime opportunità di prendere un posto di sostegno, la domanda è: saranno capaci di svolgere tale delicatissimo ruolo? Avranno gli strumenti per poter seguire uno studente disabile? Avranno le competenze necessarie per stilare la documentazione necessaria quali ICF e/o PEI? Conoscono i disturbi specifici dell’apprendimento? Sono domande che le associazione dei disabili si stanno ponendo in questi giorni. A dire il vero anche molti docenti senza esperienza, ma inseriti in graduatoria con ricorso, proprio in questi giorni stanno scrivendo alla nostra Redazione per avere informazioni circa le nomine dalle graduatorie incrociate e l’eventuale compito del docente di sostegno. Naturalmente siamo i primi a sostenere che nessun corso di specializzazione potrà mai fornire tutti gli strumenti necessari per affrontare al meglio tale delicato compito spesso è l’esperienza in classe a fare la differenza, ma chi non ha né l’una e nell’altro farà certamente più fatica.