Putroppo la scuola Italiana, soprattutto dal duemila in poi, va in tutt’altra, la politica che governa la scuola come la Sanità e l’Informazione ormai da molti anni ha curvato la scuola statale sui ” progetti”, sulla ” privatizzazione”, sulla ” competizione”, sull’ “aziendalizzazione” sul management autoritario e diffuso.
Ci vorrebbe un grande movimento culturale degli insegnanti che la Gilda dovrebbe intestarsi, ma gli insegnanti sono divisi, preoccupati del loro particolare e impegnati dai sindacati in microvertenze legate alla stabilizzazione o alla mobilità o ad altro.
Chi scrive è d’accordo da sempre su quello che dice Carlo Castellana con cui ha un buon rapporto, non a caso ha militato nella Gilda per oltre10 anni e l’ha anche diretta per 8 anni fondando con altri la struttura provinciale di Napoli e accreditandola con assemblee, vertenze, consulenze e contribuendo a portarla da 0 iscritti a 2000 iscritti, ma credo che resti quella del coordinatore nazionale Castellana una petizione di principio che comunque deve essere declinata e la Gilda è l’unica a poterlo fare ancora, avendolo nel suo DNA fin da quando un professore di lettere romano di origine calabrese Sandro Gigliotti la fondò sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso.
Se potessi dare un consiglio a Castellana è rilanciare il sindacato autonomo di soli insegnanti che negli anni Ottanta era un’anomalia e un’ intuizione di Gigliotti, dando di nuovo autonomia sindacale alla Gilda, cioè passando da SOA della FGU a sindacato riconosciuto dall’ARAN. Ha i numeri per farlo.
Per anni questo sindacato è stato nell’ombra di alcuni sindacati vicini al governo e sempre pronti a firmare i contratti, è ora di cambiare per contare.
Libero Tassella SBC
Leggi anche:
Record di risarcimenti a docenti e ATA, recuperate varta del docente e ferie non pagate
Bonus 200 euro, basta solo la dichiarazione sostitutiva unica