Il mondo dell’istruzione in Italia ha ricevuto un importante impulso finanziario con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 settembre 2023 del Decreto Legge “Proroga Termini.”
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Questo decreto contiene una misura cruciale per garantire il pagamento tempestivo dei supplenti fino al 31 dicembre 2023.
Il Decreto Proroga Termini
Il decreto, che ha ricevuto il via libera da parte del governo, è stato pubblicato ufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale e porta con sé un impegno finanziario significativo. In base all’articolo 10 della bozza di provvedimento, il governo ha autorizzato una spesa di 55,6 milioni di euro. Questi fondi sono stati stanziati al fine di garantire il pagamento puntuale dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico.
L’importanza di questa misura risiede nella sua capacità di assicurare che il personale docente e ATA che ha svolto incarichi di supplenza nel mese di settembre riceva il giusto compenso in tempi rapidi. Questa iniziativa è stata resa possibile attraverso l’utilizzo delle risorse disponibili previste dall’articolo 231-bis, comma 1, lettera b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Il Commento del Ministro dell’Istruzione e del Merito
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha accolto con favore questa norma, sottolineando il suo significato per il personale scolastico. Ha dichiarato: “L’adozione di questa misura, che integra l’insieme di azioni migliorative delle condizioni economiche di tutto il personale scolastico, è una ulteriore conferma della costante attenzione che vogliamo rivolgere ai lavoratori della scuola.” Questa misura è stata implementata con l’obiettivo di garantire che oltre 10.000 docenti e altri membri del personale ATA ricevano il pagamento tempestivo dei loro contratti di supplenza.
In un contesto in cui l’istruzione è al centro dello sviluppo futuro del paese, questa proroga dei termini e l’allocazione di fondi per i pagamenti dei supplenti sono viste come passi importanti per garantire la continuità delle attività scolastiche e il sostegno adeguato al personale che lavora nell’ambito educativo.
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