Nel comma 16 dellāart. 21 della Legge 59/97, si legge āNel rispetto del principio della libertĆ di insegnamento e in connessione con l’individuazione di nuove figure professionali del personale docente, ferma restando l’unicitĆ della funzione, ai capi d’istituto ĆØ conferita la qualifica dirigenzialeā¦.ā.
Dovremo, dunque, aspettare 35 anni per poter avere la prima nuova figura professionale: il docente esperto che rappresenta il punto di arrivo del percorso di formazione previsto dalla recente legge 76/22.
Infatti, coloro che liberamente decidono di aderire al percorso formativo e dopo 9 anni lo concluderanno con una valutazione positiva potranno assumere a partire dallāanno scolastico 2032/2033 il nuovo status di docente esperto (ma soltanto 8000 per anno scolastico, assolutamente POCHI!) con il diritto ad un assegno annuale di 5.650 euro che comunque si somma al trattamento stipendiale corrispondente alla fascia stipendiale.
Abbiamo capito bene: a partire dallāanno scolastico 2032-2033! Meglio tardi che mai direbbe qualcunoā¦.
Non possiamo non riconoscere che la libera scelta di un docente di aderire al percorso di formazione DEVE portare come ĆØ giusto che sia al raggiungimento di un obiettivo professionale.
La cosa che non ci piace affatto ĆØ non aver previsto cosa accadrĆ alla scuola nel corso di questi 10 anni e cioĆØ, secondo Ancodis, NULLA! E questa ādistrazioneā rimane la criticitĆ non risolta.
Dallāapprovazione dellāart. 21 comma 16 – in questi lunghi 25 anni! – non si ĆØ fatto nulla per i veti incrociati della politica e dei sindacati.
Per il futuro prossimo il personale docente continuerĆ a lavorare nella scuola alle attuali condizioni contrattuali con una carriera piatta, che non riconosce nulla a chi si impegna a lavorare bene anche acquisendo maggiore carico di lavoro, con tempi piĆ¹ lunghi di permanenza al servizio della sua comunitĆ scolastica e con formazione specifica conseguita.
Diamo una notizia: I docenti esperti giĆ li abbiamo quotidianamente in campo!
Con questa proposta certamente innovativa ā perchĆ© comunque la si pensi ĆØ cosƬ ā il Governo ha stabilito cosa accadrĆ fra un decennio dimenticandosi perĆ² di quanto occorre fare per la scuola di oggi e dei prossimi anni. Resta di fatto un gap temporale senza proposte e soluzioni che a noi collaboratori e figure di sistema di Ancodis non sta affatto bene.
Adesso ĆØ il tempo delle scelte ragionevoli e non ideologiche, nel quale occorre coraggiosamente OSARE per la scuola del futuro e per quella dei prossimi decenni.
Seppur apprezziamo il tentativo di aprire un nuovo percorso di carriera (chi vivrĆ vedrĆ dicono gli scettici e i carrierapiattisti), riteniamo che ĆØ OGGI il tempo nel quale occorre attivarlo, riconoscendo il grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni, che facciamo e che continueremo a fare nelle nostre comunitĆ scolastiche.
Il tema della valorizzazione e della vera carriera deve essere affrontato giĆ OGGI; non ĆØ possibile aspettare 10 anni!
La previsione del middle management scolastico deve essere stabilita OGGI; non ĆØ possibile gettare il primo seme nel 2032!
Il LAVORO di quanti oggi si impegnano a diverso titolo nella scuola autonoma deve essere riconosciuto OGGI; non ĆØ possibile sottoscrivere un CCNL di fatto giĆ vecchio nella visione e nei contenuti!
Il principio della carriera piatta deve essere messo in discussione OGGI poichĆ© ĆØ la condizione per rendere il lavoro del docente piĆ¹ attrattivo, motivante, gratificante e cancellare la possibilitĆ dellāinsegnamento quale ripiego āin attesa di trovare un lavoro migliore e piĆ¹ remunerativoā.
Allora diciamolo chiaramente: considerata la complessitĆ della scuola autonoma, non ĆØ piĆ¹ il tempo dellāappiattimento della professione docente e da OGGI ā non fra 10 anni! – occorre aprire la strada allāammodernamento di un sistema arcaico, che il personale docente deve poter contare su unāopportunitĆ di carriera che non ĆØ solo e soltanto la progressione per anzianitĆ , che questa possibile innovazione deve incardinarsi nel sistema scolastico italiano con parametri transitori connessi a tre fattori: impegno nella didattica, impegno nellāorganizzazione e nel funzionamento, impegno nella formazione.
In caso contrario, domani ĆØ tardi e resteremo colpevolmente fermi per un decennio al comma 16 dellāart. 21 comma 16 della Legge 59/97 con buona pace dellāEuropa e di quanti hanno creduto e credono che un cambiamento di sistema ĆØ possibile.
ANCODIS
LāANCoDiS sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche.
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