Contratto Scuola 2022-24 gli scatti automatici a rischio e maggior potere ai presidi? Cresce la preoccupazione

Il rinnovo del contratto scuola 2022-24, suscita preoccupazione fra il personale della scuola e i sindacati, già sul piede di guerra.

Negli ultimi mesi si stanno accumulando le indiscrezioni sul prossimo rinnovo del Contratto della Scuola 2022-24.

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Secondo gli obiettivi fissati dal Ministro Paolo Zangrillo, infatti, potrebbero esserci delle novità rilevanti in arrivo per quanto riguarda la distribuzione delle risorse economiche e i rapporti di forza tra Ministero e sindacati.

Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe cambiare per gli stipendi del personale scolastico e quale maggiore autonomia potrebbero guadagnare i dirigenti scolastici.

Stipendi scuola, addio agli scatti automatici?

Le dichiarazioni di Zangrillo lasciano intendere che una parte delle risorse del rinnovo non dovrà andare necessariamente ad aumentare gli stipendi tabellari, basati oggi su automatismi legati all’anzianità. Previsto invece un maggiore utilizzo del salario di produttività, soggetto a valutazioni.

Un modo per rendere più flessibile la distribuzione economica potrebbe essere l’abolizione di alcune fasce stipendiali, come già avvenuto nel 2010. Ciò libererebbe fondi da destinare agli stipendi più bassi.

Più potere ai presidi, sindacati in allarme

Un altro obiettivo del Ministro è rafforzare l’autonomia dei dirigenti scolastici. Più fondi potrebbero quindi essere dirottati sui fondi d’istituto, gestiti discrezionalmente dai presidi. I sindacati temono un indebolimento del loro ruolo nelle trattative.

Il rischio è che, con posizioni così distanti, la firma del nuovo contratto possa slittare oltre i tempi previsti, con inevitabili ritardi nei rinnovi stipendiali per il personale della scuola. Appuntamento ai prossimi mesi per scoprire come evolverà la situazione.

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