Sul finire del primo mese di lezioni del nuovo anno accademico, era atteso l’arrivo dei contributi affitti per gli studenti fuorisede relativi al 2023. Tuttavia, secondo quanto denunciato dalla parlamentare Elisabetta Piccolotti, dell’Alleanza Verdi Sinistra, le risorse stanziate dal governo Meloni si sono rivelate del tutto insufficienti, sia in termini di importi che di platea di beneficiari.
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Con uno stanziamento di appena 4 milioni di euro su scala nazionale, l’aiuto economico potrà beneficiare solo del 2% degli studenti che studiano in una città diversa da quella di residenza, ammontando a soli 23 euro mensili. Una cifra drasticamente al di sotto della media dei canoni d’affitto, stimata in 350 euro al mese.
Piuttosto che affrontare concretamente il problema del caro-affitti che grava sulle famiglie degli studenti fuorisede, il governo avrebbe optato per annunci propagandistici, trascurando le reali esigenze della popolazione studentesca. Invece di costruire alloggi pubblici, i fondi del PNRR sarebbero stati destinati ai privati. Uno stanziamento del genere appare quindi come una presa in giro per i ragazzi, secondo la deputata Piccolotti.
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