Come è ormai noto a tutti l’Europa ha “bocciato” laFinanziaria o se preferite il DEF del governo Lega-5Stelle, invitandolo a rivede le cifre poichè starebbe deviando dal percorso di convergenza annunciato dall’Italia.
In realtà non si tratta di bocciatura ma di uno scambio di missive fra il ministro dell’Economia italiano e Dombrovskis e Moscovici. Il confronto in realtà non è ancora stato avviato.
Gli esponenti del governo tuttavvia non intendono arretrare di una virgola dalle cifre indicate, ma se dovessero farlo quali provvedimenti potrebbero saltare per la scuola?
DEF , scuola e UE
Se le cifre e le percentuali contenute nel DEF dovessero essere riviste probabilmente qualcosa la scuola dovrà lasciare. La prima potrebbe essere quella annunciata dal senator Pittoni, presidente della commissione Cultura, che probabilmente preso dall’entusiasmo e dalla voglia di fare, aveva annunciato che avrebbe assunto quei precari che avevano maturato 36 mesi di servizio, suscitando anche qualche indignazione fra gli stessi precari.
Potrebbero essere riviste anche le stabilizzazioni future? Questo non è dato saperlo, certo è che qualche cifra potrebbe essere limata.
