Gli Insegnanti Tecnico Pratici (ITP) specializzati nel sostegno scolastico sollevano una questione cruciale, evidenziando una disparità di trattamento rispetto ai colleghi laureati. Al centro della problematica vi è la procedura per il conferimento delle supplenze sui posti di sostegno, che assegna un punteggio significativamente più basso agli ITP rispetto ai docenti laureati, nonostante i percorsi formativi siano identici.
La contestazione riguarda la Tabella A3, che garantisce ai docenti con Laurea Magistrale un massimo di 36 punti per l’abilitazione, con 24 punti aggiuntivi per le nuove qualifiche. Al contrario, la Tabella A5, riservata agli ITP, non prevede questi 24 punti extra, limitando il loro punteggio a un massimo di 12 punti. Questa disparità rende molto più difficile per gli ITP accedere alle supplenze sul sostegno, mettendo a rischio la loro continuità lavorativa e valutando il loro percorso di specializzazione.
Agata Drago, portavoce degli ITP, ha sottolineato l’ingiustizia: “Abbiamo affrontato lo stesso percorso di formazione dei docenti laureati, ma ci vengono negate le stesse opportunità lavorative. Chiediamo un intervento urgente per garantire equità nel trattamento e nel riconoscimento del nostro percorso formativo .”
La richiesta degli ITP è chiara: riformare il sistema di attribuzione dei punteggi per le graduatorie, valorizzare il percorso di specializzazione TFA e tutelare i loro diritti, garantendo pari opportunità professionali. Questa battaglia per l’equità è ora al centro del dibattito, con gli insegnanti che chiedono un intervento immediato da parte del governo e delle istituzioni scolastiche.
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