L’inflazione ad aprile 2025 segna un incremento significativo, con un aumento del 2,0% su base annua, rispetto all’1,9% di marzo. Questo rialzo, evidenziato dall’Istat, è principalmente trainato dai rincari nel settore alimentare e dei trasporti.
I beni alimentari registrano un incremento del +3,0%, con gli alimentari non lavorati che raggiungono il +4,2%. Anche i servizi relativi ai trasporti mostrano un’impennata del +4,4%, influenzati da fattori stagionali come Pasqua e i ponti primaverili.
Nel comparto energetico, i prezzi regolamentati subiscono un notevole aumento del +32,9% su base annua. Tuttavia, su base mensile si osserva una contrazione del 6%, indicando forti oscillazioni nel settore.
Il “carrello della spesa”, che include beni alimentari e per la cura della casa e della persona, accelera al +2,6% annuo. L’inflazione di fondo sale al +2,1%, escludendo energia e alimentari freschi.
Confcommercio attribuisce l’aumento alla stagionalità, prevedendo rallentamenti futuri. Confesercenti esprime preoccupazione per i rincari rispetto al 2021, con l’energia in aumento del +70% e gli alimentari del +20%, suggerendo possibili impatti su famiglie e imprese.
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