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Ecco la scuola che ci aspetta a settembre

A scuola si tornerà a settembre, è quanto hanno affermato gli scienziati. Ma che modello di scuola ci aspetta?

Se lo stanno chiedendo tutti, dagli studenti alle famiglie, dai docenti al personale ATA.

Lo ha fatto anche il Corriere della Sera con un articolo a doppia firma, Gianna Fregonara e Orsola Riva.

Le due giornaliste ammettono nella premessa che è difficile dirlo ora poiché, qualsiasi ipotesi è strettamente legata all’andamento epidemiologico, così come del resto ha sempre affermato la stessa ministra dell’Istruzione Azzolina.

Rientro a scuola a settembre 2020

scuola e tagli

“Nel decreto licenziato il 6 aprile dal governo – leggiamo nell’articolo –  è previsto un ritorno anticipato per tutti fin dal primo settembre: prime due o tre settimane dedicate a un gran ripassone delle materie più importanti rimaste indietro quest’anno”.

Ma sarà un modello unico per tutti il Paese o ciascuna regione deciderà per conto proprio? Anche in questo caso dipenderà dall’andamento epidemiologico, sarà una “scuola a geometrie e geografie variabili” poiché dovrà ridurre al minimo il contagio, ricordando a tutti che i numeri della scuola sono importanti: 8 milioni e mezzo di alunni e un milione di insegnanti.

Arriva il modello di scuola flessibile?

Permessi straordinari per il diritto allo studio - anno solare 2020

Su questo non vi è chiarezza, almeno per adesso. Certamente si dovrà riorganizzare una nuova scuola che tenga conto soprattutto alla sicurezza di tutti. Anche se in questo caso possiamo prendere esempio da quello che faranno gli altri stati, è notizia di oggi che la Francia aprirà – ad esempio –  il 21 maggio, anticipando un po’ tutti. Vedremo se si daranno un modello misto fra didattica a distanza e presenza in classe, se divideranno le presenze in due turni, quali accorgimenti prenderanno per ridurre il rischio e se ci saranno i presidi per tutti: mascherine, guanti e gel disinfettante.

L’aspetto più difficile da gestire resta tuttavia la scuola dell’Infanzia e Primaria. “Impossibile – scrivono nell’articolo le due giornaliste – pensare che riescano a rispettare le norme di sicurezza per tutte quelle ore. E d’altra parte per loro non è immaginabile nessuna forma di didattica a distanza se non in compresenza con i genitori”.

 

S.B.C – A scuola si tornerà a settembre, adesso lo dice anche la comunità scientifica

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