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S.B.C – A scuola si tornerà a settembre, adesso lo dice anche la comunità scientifica

Come sapete, noi di SBC lo stiamo dicendo da diverse settimane e ora ci fa piacere avere anche il conforto tecnico di tutta la comunità scientifica: a scuola si tornerà a settembre anche se l’ultima parola spetterà al Governo, ci auguriamo che questo avvenga già nel prossimo decreto di maggio.

Per S.B.C. per il prossimo anno scolastico bisognerà anche studiare un rientro calibrato ed articolato per ordine e grado di scuola, applicando tutte le norme di igiene e sicurezza.

Forse servirà adottare sistemi di didattica mista, parte in presenza e parte a distanza, bisognerà inoltre prevedere possibili chiusure di scuole in caso di accertati casi positivi al Coronavirus tra studenti e insegnanti e loro familiari.

Quindi anche il prossimo anno, con molta probabilità, potrebbe essere un anno da gestire in emergenza e anche per questo bisognerà organizzarsi per tempo.

Sappiamo che i Docenti e gli Ata sono tra i lavoratori più esposti a rischio di epidemia dopo quelli della Santità, sappiamo, ad esempio, come l’ influenza stagionale trovi nella scuola il luogo di maggiore diffusione . Anche andare a scuola quindi dovrà essere disciplinato da norme ben precise.

Noi di SBC riteniamo che l’anno scolastico 2020/21 non possa partire se non all’inizio di ottobre anche per assicurare per tempo tutte le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico : amministrative ( tutti i docenti al loro posto) ed igienico sanitarie.

Riteniamo che l’intero mese di settembre possa e debba essere dedicato alla programmazione- progettazione delle attività e ai recuperi a distanza, prevedendo una didattica essenziale, senza gli orpelli dei progetti e sospendendo ancora uscite didattiche , alternanza scuola lavoro e prove invalsi.

Ora questo balletto di date sulla conclusione dell’anno in corso, previsto nell’ultimo D.L. , a cui stiamo assistendo mese dopo mese è solo una una messa in scena, a fronte di un Paese che é ormai in ginocchio per la pandemia da Coronavirus e per la conseguente crisi economica che ne deriverà.

Ma cosa vogliono dimostrare il Governo e la Ministra Lucia Azzolina, annunciando una possibile apertura delle scuole ad inizio maggio, se tutti sanno ormai che ciò sarà del tutto impossibile?

Evidentemente il modello Italia per la Suola non può essere portato ad esempio, se altri paesi hanno scelto da tempo soluzioni di buon senso e definitive.

Mi auguro che il Ministero non perda ulteriore tempo disegnando scenari diversi. Prenda una buona volta atto della realtà ed elabori le due OM, previste dall’ultimo decreto legge, possibilmente in maniera non autoreferenziale, con la consapevolezza che a scuola si possa tornare solo a settembre e con tutte le dovute riserve e precauzioni.

Non si perda ulteriore tempo, elaborando soluzioni che oggettivamente non si potranno attuare e si studino invece soluzioni tecniche chiare, plausibili e fattibili su modelli didattici ed organizzativi, non lasciati all’interpretazione dei Dirigenti Scolastici, su valutazioni, su scrutini ed esami di Stato che quest’anno non possono che essere on line.

Lo pretendono studentesse e studenti, insegnanti e famiglie

Dopo tanta vaghezza ed approssimazione, dopo aver affermato tutto ed il contrario di tutto, dopo aver enfatizzato la DaD, tacendo tutti i suoi limiti oggettivi e le sue contraddizioni, dopo aver declinato un suo inesistente obbligo in mancanza di una sua previsione contrattuale del lavoro a distanza , dopo aver annunciato inopportunamente , già ad inizio di aprile, l’ammissione alla classe successiva di tutti gli studenti, vanificando il lavoro degli insegnanti, ora si torni a scelte ponderate, chiare e fattibili.

Scuola Bene Comune a nome dei docenti, delle studentesse, degli studenti e delle loro famiglie pretende chiarezza.

In questa situazione é il minimo sindacale che si possa chiedere.

La Scuola é un bene comune e le decisioni e le soluzioni non devono essere di una sola parte politica o peggio di una Ministra e dei suoi funzionari, a queste decisioni devono partecipare tutti i partiti di maggioranza e di opposizioni, i sindacati e le associazioni dei docenti e tutti i protagonisti della scuola reale, la stessa Ministra Azzolina prima di essere eletta il 4 marzo 2018 in Parlamento faceva parte di questa scuola in quanto insegnante.

Inutile esibire efficientismo, nascondendo sotto il tappeto i problemi e le contraddizioni che ci sono stati e ci sono, questi vanno affrontati per tempo e risolti con scelte tecniche ispirate al buon senso, tenendo conto soprattutto dello stress emotivo ed esistenziale che i docenti, gli studenti e le famiglie chiusi in casa stanno vivendo in questo inedito momento della loro vita e del Paese e che traspare da tante loro toccanti testimonianze.

Libero Tassella ( S.B.C.).

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