Con l’avvio dell’anno scolastico, torna alla ribalta il delicato tema dell’edilizia scolastica e della sicurezza nelle scuole. Il recente “XXII Rapporto sulla sicurezza delle scuole” di Cittadinanzattiva offre una fotografia chiara e preoccupante della situazione attuale. Ma, come spesso accade, i dibattiti su questi temi si esauriscono in un’ondata di parole che raramente portano a soluzioni concrete.
Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, ha le idee ben chiare su come affrontare il problema. “Bisogna guardare la realtà con pragmatismo, stabilire delle priorità e agire di conseguenza”, afferma con fermezza. La sua analisi non lascia spazio a dubbi: “Le strutture scolastiche italiane sono per la maggior parte datate e presentano gravi carenze, che vanno dalla manutenzione ordinaria ai mancati adeguamenti antisismici, senza dimenticare l’assenza di certificazioni basilari”.
Per Cuzzupi, non è sufficiente affidarsi al PNRR o limitarsi a soluzioni tampone. La soluzione deve essere una politica chiara e a lungo termine, che preveda una continuità di investimenti per l’edilizia scolastica. Serve una pianificazione economica che garantisca un budget minimo annuale fisso e una quota variabile per le emergenze straordinarie. Solo così si potrà migliorare il benessere di studenti e insegnanti, eliminando situazioni inaccettabili come l’uso di giubbini in aula durante l’inverno o ventilatori acquistati dai docenti nei mesi estivi.
Il Segretario Nazionale lancia quindi una sfida alla politica: “Lavoreremo affinché questi obiettivi siano raggiunti. Non sarà facile, ma crediamo fermamente in una scuola di merito e valore, e senza un intervento serio non ci sarà alcun vero miglioramento”. Un impegno che Cuzzupi promette di portare avanti con determinazione.
La sfida per una scuola sicura e moderna è lanciata: riuscirà la politica a raccoglierla?
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