Italia, maggio 2025 – I dati parlano chiaro: nel primo trimestre dell’anno le richieste di mutui in Italia sono aumentate del 22,4%, con un sensibile incremento dell’importo medio richiesto. Una tendenza che molti analisti interpretano come segnale positivo per il mercato immobiliare e per l’economia in generale. Ma c’è chi solleva una voce fuori dal coro.
La proposta di Rinascimento: un nuovo umanesimo abitativo
Il movimento propone una vera e propria rivoluzione liberale e culturale, con misure concrete per restituire ai cittadini la proprietà consapevole e libera della casa:
- Abolizione dell’imposizione fiscale sulla prima casa;
- Semplificazione normativa per recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente;
- Fine della retorica della “casa pubblica”, in favore del ritorno alla casa come frutto di conquista personale;
- Liberalizzazione del mercato immobiliare da logiche stataliste e assistenzialiste.
«Il cittadino non è un cliente da gestire, ma il centro della civiltà. Dobbiamo tornare a costruire case con le mani e con l’anima, come i nostri padri. La casa è un atto di libertà, non un prestito da scontare per tutta la vita» – conclude Sforzini.
La riflessione lanciata da Rinascimento invita a ripensare profondamente il modello abitativo italiano, proponendo una visione dove la casa torna a essere simbolo di libertà e identità, non di schiavitù finanziaria.
Leggi anche:
Costo dei corsi INDIRE, le precisazioni di Mario Pittoni
Attenzione alla truffa dello SPID, potrebbe sparire lo stipendio, truffati già 19mila dipendenti