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Per il laureati in Scienze della Formazione Primaria solo un ordinario e pochi posti? Si pensi a un canale straordinario permanente

In queste ultime settimane, l’attenzione politica e mediatica è rivolta ai docenti della secondaria di I e II grado: crocette sì, crocette no, straordinario sì e straordinario no, ordinario sì e ordinario no.

Senza voler alimentare polemiche e conflitti tra i professionisti dell’istruzione di ogni ordine e grado, sorge spontanea la domanda: per i laureati in Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento, unici docenti abilitati in itinere, il Governo cosa pensa di fare?

Nella notte, addirittura, si è riunito per trovare delle soluzioni alla stabilizzazione dei docenti della secondaria e neanche l’assassinio dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este destò tale urgenza e casus belli, mentre per i docenti abilitati di Infanzia e Primaria non lavora neanche di giorno e da anni.

Si meritano solo un ordinario, con una manciata di posti, 0 in 9 regioni, senza idonei e solo vincitori, vincolo quinquennale di permanenza nella scuola designata, senza assegnazione provvisoria?

Quasi quasi, a queste condizioni, si sceglie di rimanere precari.

Si meritano solo ed esclusivamente un’altra durissima selezione i docenti già selezionati in ingresso e in itinere?

Non vi è alcun emendamento in seno al Decreto Scuola per loro? E perché?

Sembra che si pensi proprio a tutti, tranne ai maestri, che con la laurea non hanno altri sbocchi professionali, se non quello di svolgere il delicato ruolo di educatori e formatori nelle scuole dell’infanzia e primaria.

Tanti esponenti politici, dalla maggioranza all’opposizione, molti dei quali non si sono mai occupati di scuola, si svegliano solo per proporre sanatorie, ovviamente a tutti, tranne a chi non avrebbe neanche bisogno di essere “sanato”, ma di risanare la scuola, perché ha conseguito un titolo accademico, selettivo e professionalizzante.

Il concorso ordinario non può essere l’unica soluzione di stabilizzazione per loro, perché non è una soluzione: poco più di 12000 posti messi a bando per una platea di partecipanti non quantificabile, ma vastissima.

Un canale, in subordine all’ordinario, seppur più lento, ma straordinario e permanente, con prova orale selettiva, non è possibile per loro?

Si sono stabilizzate 48000 persone senza selezione con il concorso straordinario 2018, da cui sono stati tagliati fuori la maggior parte dei laureati, e si parla di qualità didattica, di merito, di equità?

Esiste l’altra metà del cielo, è bene ricordarlo.

Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento

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