HomeStampaRosa Sigillò, 11 anni sulle barricate ora scende in politica

Rosa Sigillò, 11 anni sulle barricate ora scende in politica

La scelta di entrare in politica è stata motivata dalla sua esperienza come coordinatrice e poi presidente del MIDA Precari (momentaneamente autosospesa per lasciare il movimento libero e trasversale com’è sempre stato). In tanti anni di battaglie ha avuto modo di incontrarsi e scontrarsi con diversi partiti ed esponenti del mondo politico.
Il suo intento è quello di continuare a battersi per la scuola, di ottenere quei risultati che in anni di battaglia ancora non sono stati raggiunti, di ripartire da zero e dare finalmente dignità alla classe insegnanti e qualità didattica agli alunni.
La scuola è stata massacrata per anni da riforme scellerate che hanno messo all’angolo insegnanti, didattica e all’ultimo posto gli alunni. Ci si dimentica che gli alunni devono essere il fiore all’occhiello della scuola italiana. La legge 107 ha assunto a tempo indeterminato docenti a prescindere dalla propria esperienza personale, solo perché inseriti in una graduatoria utile per le immissioni in ruolo e senza valutarne le vere competenze e dimenticandosi dell’esperienza maturata sul campo.
La Sigillò, come parlamentare di Fratelli d’Italia, si batterà per risolvere la gravosa questione dei precari che ancora oggi sperano di conquistare quell’agognato posto di ruolo che meritatamente spetta loro, ma non si occuperà solo dei precari perché “la scuola è di tutti”, dice. Tutto ciò attraverso un confronto “pacifico” tra le varie associazioni docenti e le OO.SS. con cui da anni collabora e che ben conosce.
Attraverso l’esperienza maturata spera di riuscire a trovare una soluzione che possa mettere tutti d’accordo, visto che fino ad oggi ogni riforma ha condotto la classe docente ad una lunga lotta, spaccando la categoria precari e istigandoli gli uni contro gli altri. Non si sente colpevole di alcuna riforma perché lei non c’era, è la prima volta che si affaccia al mondo dei partiti. Un partito tradizionale che ha avuto il coraggio di scommettere sulla scuola, che probabilmente non conosceva da vicino questo mondo così ampio, e una maestra che ha avuto la forza di accettare consapevole che avrà molto su cui lavorare.
È ben cosciente che la sua candidatura non piace a tutti, ma ha voluto dare il suo contributo basato su di un’esperienza decennale che sicuramente potrà far bene al mondo politico che con lei al Parlamento sarà costretto a vedere, attraverso gli occhi dei docenti, qual è la vera realtà scolastica ovviamente fatta di esperienza e non di tante belle parole. La vogliamo ricordare con una foto storica che la raffigura incatenata in una delle tante proteste.

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