HomeComunicato StampaStraordinario Bis: i vincitori chiedono al governo di mantenere le promesse elettorali

Straordinario Bis: i vincitori chiedono al governo di mantenere le promesse elettorali

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del coordinamento concorso straordinario Bis

I partecipanti al concorso Straordinario Bis hanno preso atto delle risposte ricevute alle loro richieste dalle forze politiche di maggioranza che, in un primo momento, sembravano aver capito la necessità di un provvedimento atto a regolarizzare la situazione di migliaia di precari storici messi alla prova con un concorso difficilissimo.

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Tali interlocutori politici, che allo stato attuale fanno parte a pieno titolo del gruppo politico che si trova al Governo del Paese, hanno ora abbandonato la causa, impegnandosi invece a favore di categorie subentrate nel mondo della Scuola più di recente, o comunque seguendo vie sostanzialmente differenti da quella del calvario del precariato.

Considerata tale premessa, che ha lo scopo di responsabilizzare chi è stato delegato a rappresentare la nostra categoria in base a precisi impegni elettorali,

CHIEDIAMO:

  1. Che venga concessa, nell’imminente e propizia occasione del decreto-scuola, la possibilità dell’ABILITAZIONE all’insegnamento a tutti i partecipanti al concorso straordinario bis, anche con l’integrazione a nostre spese di eventuali crediti formativi mancanti, a seconda delle singole situazioni.
  2. Che venga istituita una Graduatoria di Merito ad Esaurimento di tutti i partecipanti al concorso, in quanto tutti IDONEI come da bando, dalla quale attingere per le future immissioni in ruolo, così come è stato fatto per altri idonei provenienti da diverse altre procedure concorsuali finalizzate all’assunzione nel MIM.
  3. Che venga scongiurata la possibilità che i partecipanti al concorso straordinario bis diventino l’unica sacca di precari “certamente storici”, che sia esclusa dalla prima fascia delle graduatorie GPS, dove invece confluirebbero moltissimi aspiranti docenti, certamente non di pari esperienza, provenienti da recenti concorsi abilitanti o da percorsi abilitanti svolti all’estero proprio per l’impossibilità di svolgere percorsi abilitanti in Italia, percorsi esteri che non tutti hanno avuto la possibilità materiale di seguire.
  4. Che sia finalmente risolto problema del precariato fra le file dei docenti che effettivamente svolgono da anni il loro lavoro nelle scuole da più di 36 mesi (dir. UE 70/1999), ma che ogni anno, a giugno, sono costretti a richiedere l’assegno Naspi, nella pressoché totale certezza che il successivo anno scolastico non gli permetta di “continuare” il lavoro con le loro classi, e nel logorante dubbio di poter continuare a sostenere la propria famiglia per la concreta possibilità di non ricevere convocazioni.

Per quanto detto, ci aspettiamo un’immediata risposta da parte del Governo che, cogliendo l’occasione del decreto-scuola di prossima uscita e sfruttando l’irripetibile possibilità offerta dal PNRR, si adoperi per risolvere senza remore o tentennamenti un problema dai risvolti sociali serissimi, sia sulle migliaia di famiglie di lavoratori coinvolti, sia sul futuro delle nuove generazioni che non possono essere più penalizzate da un sistema di formazione improvvisato e intermittente, che invece dispone di risorse umane già pronte che posseggono esperienza  e professionalità da vendere.

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