L’erogazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) per i lavoratori pubblici assunti prima del 2001 è oggetto di discussione. L’attuale normativa, che prevede tempi di attesa anche superiori a due anni, è stata giudicata incostituzionale poiché non assicura la puntualità del pagamento.
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Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS e la stessa Istituzione hanno proposto soluzioni per abbreviare i termini, ma la Ragioneria dello Stato frena, stimando costi insostenibili per le casse dello Stato, superiori ai 3,8 miliardi solo per il 2024.
Di fronte a questo ostacolo, il Presidente della Commissione Lavoro della Camera ha annunciato l’esplorazione di alternative praticabili, per rispondere alle legittime richieste dei dipendenti pubblici in attesa della liquidazione, senza gravare eccessivamente sui conti pubblici. Un compromesso ragionevole appare necessario, per riformare equamente un istituto che da troppo tempo crea incertezza.
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