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COMUNICATO STAMPA DI SBC: NO AGLI ESONERI DEI SINDACALISTI PAGATI DALLO STATO

“Non siamo contrari in linea di principio ai permessi e ai distacchi sindacali – spiega Libero Tassella portavoce di Scuola Bene Comune – ma il punto è un altro: non vogliamo più pagare, con i soldi dello Stato i sindacalisti in esonero, crediamo invece opportuno che tali esoneri siano posti a carico dei sindacati della scuola medesimi o del Pubblico Impiego che hanno cospicue risorse economiche per farvi fronte”.

Del resto ad onor del vero questo accade nel settore privato. L’esonero della segretaria generale della Fiom Cgil è pagato dal sindacato e non dal suo datore di lavoro.

“Si garantiscano ai sindacalisti della scuola e dei comparti del Pubblico Impiego , per svolgere il loro mandato sindacale, gli esoneri o i semiesoneri in rapporto alla rappresentatività della loro sigla, ma questi non siano più a carico dello Stato (che nelle controversie o nella contrattazione è la controparte), bensì siano a carico dei bilanci delle organizzazioni sindacali di appartenenza”.

Non solo, ma, secondo Tassella “il sindacalista da anni in esonero dall’insegnamento, per tutto il periodo del suo mandato sindacale, deve essere collocato fuori ruolo”.

In realtà non è da oggi che Scuola Bene Comune è su questa posizione; da tempo , quella degli esoneri pagati direttamente dai sindacati è una delle battaglie che contraddistingue questo gruppo Facebook.

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