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Digitalizzazione dei contratti nelle scuole, ANDIS denuncia difficoltà

L'Associazione nazionale dirigenti scolastici denuncia i problemi riscontrati dai presidi nella fase di transizione alla piattaforma e propone una revisione normativa per le spese ricorrenti degli istituti.

Digitalizzazione dei contratti nelle scuole, cosa non ha funzionato? Questa è la domanda posta dall’ANDIS, l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, dopo i primi difficili mesi di implementazione del sistema per la PA.

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Riuniti a Bologna lo scorso gennaio, i dirigenti scolastici hanno segnalato rallentamenti, malfunzionamenti e problemi di gestione per acquisti anche di piccola entità, come si legge nell’articolo dell’11/01/2024.

La situazione di criticità è confermata anche da ANAC, che ha predisposto una soluzione tampone valida fino a settembre per contratti sotto i 5mila euro. Un palliativo secondo ANDIS, che auspica una revisione normativa che consenta procedure semplificate per le tipiche spese correnti degli istituti scolastici.

A differenza degli altri enti locali, le scuole hanno infatti una specificità da tutelare: non possono essere paragonate a normali stazioni appaltanti e hanno bisogno di regole ad hoc, come già riconosciuto dal regolamento contabile del MIUR. Ora spetta al legislatore trovare il giusto equilibrio tra digitalizzazione e semplificazione burocratica.

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