Il sistema scolastico italiano sta affrontando un momento di forte crisi. Le nomine dei docenti precari, caratterizzate dal caos e dalla disparità di trattamento, hanno scatenato una protesta diffusa in tutto il Paese. Migliaia di insegnanti, guidati dagli idonei al concorso ordinario del 2020, scenderanno oggi in piazza per chiedere maggiore trasparenza e un percorso chiaro verso l’immissione in ruolo. A sostenerli è Giuseppe Buondonno, responsabile scuola di Sinistra Italiana, che denuncia l’attuale sistema come un vero e proprio “mercato di titoli”.
“Mai si era visto un caos simile – afferma Buondonno – con così tante ingiustizie nelle nomine dei docenti. Gli insegnanti precari chiedono dignità, trasparenza e uniformità di trattamento, e hanno tutte le ragioni”. L’appello di Buondonno va oltre il singolo settore del precariato, sottolineando come la battaglia per i diritti dei docenti che riguardi l’intero sistema scolastico italiano e, di conseguenza, la qualità della democrazia.
Il leader di Sinistra Italiana pone l’accento sulla resilienza della scuola pubblica, che nonostante gli attacchi, i tagli e la crescente privatizzazione, resiste anche grazie al lavoro prezioso dei docenti precari. “Siamo al loro fianco, sia in Parlamento che nel Paese – conclude Buondonno – per una scuola giusta e democratica”.
La di oggi rappresenta una voce importante per il futuro del sistema educativo italiano, mentre cresce la pressione per un cambiamento che possa garantire un percorso più equo e dignitoso per tutti i docenti.
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