Nell’ambito del recente Decreto Valditara, approvato al Senato, emergono nuove forme di precariato che rischiano di compromettere ulteriormente il settore della Ricerca e dell’Università in Italia. Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi Sinistra, ha espresso forti preoccupazioni per una misura che, invece di consolidare i diritti dei ricercatori, introduce condizioni lavorative instabili.
Secondo Piccolotti, il Governo avrebbe giustificato questa scelta con la necessità di risolvere il caso di 60 ricercatori vincitori dei progetti Marie-Curie. Tuttavia, la deputata sottolinea come una semplice deroga, già proposta attraverso emendamenti alla Camera, sarebbe stata sufficiente per affrontare il problema senza ampliare il precariato. La misura coinvolge direttamente 1.500 docenti e potrebbe spingere 40.000 ricercatori precari a cercare opportunità all’estero.
La parlamentare denuncia un sistema che penalizza soprattutto i giovani talenti, costretti a migrare in Paesi dove il loro lavoro è maggiormente valorizzato. “Porteremo queste istanze in Parlamento”, conclude Piccolotti, ribadendo l’urgenza di rivedere una politica che rischia di impoverire ulteriormente il panorama accademico italiano.
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