Il fenomeno del passaggio da sostegno a posto comune continua a essere un tema centrale nel mondo scolastico italiano. Quest’anno, i dati mostrano che circa 2.307 docenti hanno richiesto e ottenuto questo trasferimento, con numeri significativi in tutte le fasce scolastiche. Questa dinamica, sebbene legittima, solleva interrogativi sul rispetto e sulla valorizzazione della professionalità degli insegnanti di sostegno.
Il Governo ha risposto investendo nei Corsi INDIRE, percorsi mirati a formare e qualificare i docenti specializzati nel sostegno. Questi corsi rappresentano un passo avanti per riconoscere l’importanza di chi sceglie di dedicarsi a una figura professionale così essenziale per il sistema scolastico.
Tuttavia, la migrazione verso i posti comuni evidenzia una questione di fondo: la necessità di riflettere sul valore attribuito al sostegno e sulle motivazioni che spingono i docenti a lasciare questo ruolo. È fondamentale promuovere un dialogo costruttivo e rispettoso, evitando giudizi affrettati e polemiche sterili.
La scuola deve essere un luogo di crescita collettiva, in cui ogni insegnante si senta valorizzato. Solo così potremo costruire un sistema educativo equo e di qualità per le future generazioni.
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