Ho parlato di addestramento a proposito della formazione di cui al DL 36, perché tale purtroppo sarà , una sorta formazione per ricette che chiameranno nuove pratiche educative per un insegnamento format di cui ho anche parlato in un mio precedente intervento.
Ma a voi pare normale usare la parola formazione, come se gli insegnanti, concepiti come degli eterni discenti, si debbano formare, collocandosi in una situazione di subalternità intellettuale rispetto a un sapere elargito da formatori slideristi?
Si dovrebbe parlare a mio avviso di aggiornamento e mai di formazione se le parole hanno ancora un significato.
Dopo la preparazione Universitaria, post universitaria, dopo aver superato un concorso, i professionisti dell’Istruzione si aggiornano come tutti gli altri professionisti, anzi l’aggiornamento continuo è proprio nello statuto di ogni professione.
Ora capite che è diverso, si propone in forma per nulla nascosta di un vero e proprio addestramento professionale per realizzare un insegnamento basato sulle “macchine ” per insegnare, dove il docente si limita a gestire la relazione, l’inclusione e a programmare la macchina circa modi e tempi per I singoli discenti con il superamento della classe.
Ecco perché dopo il reclutamento e la formazione di cui si occupa il DL 36, il prossimo passo sarà la flessibilità degli organici, in fin dei conti sarà facile riconvertire gli insegnanti non più specialisti delle discipline da un settore all’altro di insegnamento, riequilibrando il sistema, questo di pari passo a una scuola sempre più governata e controllata come un’azienda con la creazione del middle management molto richiesto dall’ANP, aspettiamo quindi altre incursioni in materie ora contrattualizzate.
Ripetiamo siamo solo all’inizio di un processo, quello che desta preoccupazione è l’assenza dei docenti che passivamente subiscono tutto questi e sono incapaci di reagire.
Questo non per fare la Cassandra ma cercare di leggere i fenomeni alla luce di quanto oggi già si intravede nelle scuole di ogni ordine e grado.
Libero Tassella
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