Per il Contratto della scuola il Governo nel Decreto Scuola, appena approvato in Parlamento, stanzia appena 240 milioni per il contratto 2022/24 per una una- tantum, una miseria visto il numero di docenti e ATA, per far digerire ai sindacati, non certo ai docenti che restano del tutto inerti, un contratto che prevede appena 50 euro netti di aumento mensile inoltre ci sono anche 15 milioni per assicurazione sanitaria.
Aggiungete qualche euro in più per la riduzione dell’ Irpef al 32%, prevista dal Decreto Bilancio 2026, mentre i Governi hanno drenato centinaia di migliaia di euro con il Fiscal drag , considerate che i docenti e gli ATA non sono disposti a far niente di niente per il loro CCNL, considerate che i docenti sono ormai rassegnati alla perdita del potere d’acquisto delle loro retribuzioni nei prossimi anni e allora il contratto, per me, si può anche firmare, tanto dopo gli inevitabili lamenti sui social per mesi e più e le rituali accuse ai sindacati firmatari (cattivi i firmatari e buoni i non firmatari), a gennaio i docenti vedranno almeno qualcosa in più per fare la Befana ai figli o per farsi na scampagnata fuori porta. Non è accontentarsi di poco, è realismo. Che tristezza!
Libero Tassella SBC
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