Io temo molto per la parte normativa del nuovo contratto 22/24 di cui i docenti felici e contenti hanno riscosso un anticipo, una sorta di quattordicesima nel mese di dicembre 2023.
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Ovviamente temo per i docenti perché quello che essi ora danno ancora per scontato potrebbe non essere più tale in quanto la categoria oggi è più debole del solito, in pratica non esiste alcuna capacità di mobilitazione e di lotta che viene rifiutata a priori anzi bandita e questo la controparte lo sa bene, gli scioperi nella svuola in Italia a differenza di altri Paesi hanno percentuali ridicole di partecipazioni confrontate al numero degli iscritti e votanti ai sindacati.
Mala tempora currunt. Aggiungo che il contratto potrebbe chiudersi nel mese di agosto, quando gli insegnanti sono in ferie e le luci del palcoscenico spente per la divinità vacanza che celebra i suoi riti al mare , ai monti o in giro per il mondo.
Libero Tassella SBC
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