Il Ministero dell’Istruzione ha diffuso i dati sull’organico dei docenti per l’anno scolastico 2025/26, confermando una tendenza preoccupante: 5.660 posti in meno, 5.909 classi sovraffollate e un significativo aumento dei pensionamenti.
Nonostante il calo demografico, che avrebbe potuto favorire una riduzione del numero di studenti per classe, il taglio dei posti sembra seguire la logica del contenimento della spesa pubblica. Le classi con oltre 28 studenti, concentrate soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado, compromettono la qualità dell’insegnamento e l’efficacia della didattica personalizzata.
A peggiorare il quadro si aggiunge la questione del sostegno: i 1.866 posti aggiuntivi previsti restano insufficienti rispetto alle reali necessità, mentre la stabilizzazione dei docenti precari continua a essere rimandata. Anche l’educazione motoria nelle scuole primarie subisce un calo di risorse, con una riduzione dei posti disponibili rispetto all’anno precedente.
La UIL Scuola sottolinea l’urgenza di invertire la rotta, adottando misure strutturali per migliorare la qualità del sistema educativo e garantire un futuro più inclusivo e sostenibile per gli studenti italiani.
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