HomeComunicato StampaScuola Bene Comune: mettiamoci la DAD alle spalle

Scuola Bene Comune: mettiamoci la DAD alle spalle

La DAD è la DDI sono staye usate in situazioni emergenziali a seconda della tipologia di restrizioni poste in essere in una regione ovvero in un territorio sub regionale, perché in fase di pandemia le scuole ed in particolare le italiane , con classi pollaio, spazi insufficienti, senza ricambio d’aria costante, senza tracciamento, non per SBC, ma per il Governo e il CTS e/o per i Presidenti delle regioni non erano sicure e niente era stato fatto per renderle tali da marzo al settembre 2020 da parte del governo Conte 2 e niente ora si sta altresì facendo.

Se si è tornato in sicurezza e si ritornerà a settembre, è solo grazie ai vaccini e al numero dei vaccinati circa il 21% della popolazione.

Inoltre ricordiamo che la popolazione più a rischio allora non era vaccinata. La campagna vaccinale in Italia e in Europa è partita tardi. Ora finalmente ci troviamo in una situazione diversa.

Tranne per i sessantenni che in molti mancano ancora all’appello.

Inoltre il piano vaccinale che riguarderà a settembre anche la popolazione dai 13 ai 18 anni , che sarà vaccinata a scuola, dovrebbe garantire la sicurezza nelle scuole dove le classi restano ancora numerose, in spazi angusti e senza ricambio costante d’aria.

Si pensa inoltre di vaccinare 500.000 maturandi, alcune regioni già si sono attrezzate per questo, altre lo faranno.

Insomma se le cose andranno avanti in questo modo, continuando ad avere comportamenti responsabili e virtuosi la scuola potrà tornare alla normalità, quella normalità in presenza che noi di SBC abbiamo sempre auspicato, ma che non era possibile nei mesi scorsi, come abbiamo coerentemente sostenuto contro chi cocciutamente con una popolazione anziana non protetta e con un numero altissimo di positivi e di morti avrebbe voluto comunque riaprire tutte le scuole ad ogni costo, i cosiddetti no Dad e l’ ex Ministra pentastellsta Lucia Azzolina che pensava di aver reso sicure le scuole italiane con i banchi a rotelle e l’apertura delle finestre in pieno inverno.
Ricordate che avrebbe voluto riaprire le scuole a Dicembre nel pieno della seconda ondata pandemica.

Aggiungo che le scuole del primo ciclo e dell’infanzia sia pur a singhiozzo e sulla pelle delle insegnanti non vaccinate allora, sono rimaste quasi sempre aperte.

Mettiamoci dietro le spalle la DAD e la DID, rifutiamoci di usarla per la chiusura delle scuole per causa di forza maggiore in quanto non previsto dal CCNI sulla DID sottoscritto da Flc Cgil Cisl e Anief e ritorniamo alla vera scuola che è solo quella in presenza e nel contempo diciamo no a quelle ingerenze dei Governatori che vorrebbero mettere le scuole cioè le istituzioni dello stato al servizio della scelta della didattica in presenza o a distanza da parte delle famiglie.

Libero Tassella SBC

Lavorare a scuola come docenti o come ATA

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