Manifestazione contro i tagli all’istruzione: “Chi taglia l’istruzione, taglia il futuro”
La manovra economica del governo è irricevibile secondo Giuseppe Buondonno, responsabile scuola di Sinistra Italiana. Mentre vengono investiti miliardi sulle spese militari e si fanno ancora regali ai gruppi finanziari e agli evasori fiscali, i diritti fondamentali come l’istruzione pubblica vengono pesantemente tagliati.
Sabato 7 dicembre, Avs (Articolo Uno, Verdi e Sinistra) ha organizzato una manifestazione davanti al Ministero dell’Istruzione per protestare contro i tagli. “Chi taglia l’istruzione taglia il futuro”, recita lo slogan della manifestazione.
Secondo Buondonno, i tagli del ministro Valditara demoliscono il sistema di formazione scolastica e universitaria. Circa 6.000 posti di lavoro verranno cancellati tra gli insegnanti, in un momento in cui ci sono 250.000 precari che andrebbero stabilizzati su un milione di docenti. Questi tagli non faranno altro che aumentare il precariato, in un momento in cui ci sarebbe bisogno di più insegnanti per avere classi più piccole e offrire un’istruzione di qualità, soprattutto nelle aree con maggiore disagio sociale e abbandono scolastico.
Inoltre, i costi degli alloggi per gli studenti universitari sono diventati proibitivi in molte città, spingendo le iscrizioni verso le università telematiche. Invece di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona, come richiesto dalla Costituzione, il sistema attuale non fa altro che moltiplicarli.
Buondonno accusa il ministro Valditara di voler trasformare la scuola in una “società interinale”, totalmente piegata alle esigenze del capitalismo, che garantisce ai giovani solo lavoro povero e precario. Ma la scuola, conclude Buondonno, deve istruire e formare, non addestrare al lavoro.
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