HomeLettere in RedazioneTFA Sostegno: Un Percorso di Crescita o un Gioco? Riflessioni sul Ruolo...

TFA Sostegno: Un Percorso di Crescita o un Gioco? Riflessioni sul Ruolo dei Futuri Educatori

Specializzazione sul sostegno e nuovi corsi INDIRE

Negli ultimi periodi, come è ben noto, i percorsi di formazione sul Sostegno in Italia hanno suscitato un vivace dibattito, soprattutto dopo la decisione del governo di far partire i Corsi INDIRE che rappresentano di fatto un riconoscimento per i docenti con esperienza pluriennale e per i docenti con TFA estero.

Questo nuovo percorso formativo è stato concepito per specializzare tali docenti e prevede un percorso “abbreviato” che però non è possibile definire una scorciatoia. Questi docenti hanno infatti già affrontato le sfide del sostegno didattico per gli studenti con disabilità. Tuttavia, la percezione di questo corso è stata talvolta messa in cattiva luce.

Con tutta la nostra comprensione nei confronti dei colleghi specializzati in Italia con il TFA da 60 CFU, vorrei far rilevare che alcuni specializzandi italiani che frequentano il TFA sostegno hanno comportamenti inappropriati che loro stessi divulgano. Video e fotografie pubblicati sui social, in cui si vedono futuri docenti intenti a giocare, disegnare o chattare durante le lezioni, suscitano non poche perplessità.

È fondamentale comprendere che il TFA Sostegno, che sia da 60 o da 30 CFU, non è solo un mero adempimento burocratico o una scorciatoia per il mondo dell’insegnamento. Si tratta di un percorso formativo serio e impegnativo, che richiede dedizione, passione e professionalità. La preparazione per lavorare con studenti con bisogni educativi speciali implica non solo l’acquisizione di competenze tecniche, ma anche un atteggiamento di rispetto e responsabilità nei confronti della professione.

L’atteggiamento di alcuni partecipanti, che sembra sminuire l’importanza del corso, è quindi particolarmente triste. Questi comportamenti non solo danneggiano la reputazione del TFA Sostegno, ma possono alimentare anche pregiudizi e stereotipi nei confronti di un’intera categoria di professionisti. Quando chi aspira a diventare docente di sostegno si fa beffe del proprio percorso formativo, si mina la fiducia di chi vede in questo lavoro una vocazione e un impegno serio.

In un contesto in cui il governo ha introdotto i Corsi INDIRE per il Sostegno in modo tale da valorizzare l’esperienza di docenti e professionisti già operanti nel settore è estremamente frustrante ricevere critiche da chi si fa beffe del corso TFA sostegno da 60 CFU che difende offendendo il percorso INDIRE!

Il titolo di specializzazione sul sostegno, non è solo di un titolo da aggiungere al proprio curriculum, ma è un cammino che richiede impegno, studio e riflessione. La qualità dell’insegnamento, specialmente in questo campo, dipende dall’approccio di ciascun individuo nei confronti della propria formazione e della propria professione.

Ogni futuro educatore ha la responsabilità di affrontare il Sostegno con serietà e rispetto, non solo per se stesso, ma anche per gli studenti che un giorno dovrà accompagnare nel loro percorso educativo. È fondamentale che i tieffini comprendano che le loro azioni sui social possono avere un impatto significativo sulla percezione della professione e sul valore del corso stesso. É altrettanto fondamentale che lascino proseguire il cammino dei Corsi INDIRE senza più turbare la serenità dei professionisti a cui è riservato.

In conclusione, il TFA Sostegno è un’opportunità preziosa per formare educatori competenti e consapevoli. Tuttavia, la serietà di questo percorso dipende dall’impegno e dalla responsabilità di ciascun partecipante. Ognuno ha il suo Corso da seguire: il TFA sostegno è per chi si approccia a questo insegnamento senza avere la dovuta esperienza, i Corsi INDIRE sono riservati a chi ce l’ha.

È tempo di rimettere al centro della discussione il valore della professione educativa, riconoscendo che ogni gesto, ogni scelta, contribuisce a costruire un ambiente di apprendimento più inclusivo e rispettoso. La vera sfida non è solo superare il corso, ma diventare professionisti capaci di fare la differenza nella vita degli studenti.
É tempo di emanare i decreti attuativi e far partire i corsi voluti dal Governo in modo che finisca questo dibattito e ritorno di nuovo al centro l’elemento attorno a cui deve ruotare la comunità scolastica: gli studenti, e perchè no i docenti.

Cordialmente
Daniela Nicolò
Gruppo UNITI per INDIRE
INsieme DIventeremo REaltà

Leggi anche:

SBC: quest’anno ci saranno più perdenti posto e quindi attenzione alle graduatorie di istituto con la nuova tabella

Domande entro il 28 febbraio in cartaceo per andare in pensione o restare in servizio fino a 67 anni

Segui i canali social di InformazioneScuola

InformazioneScuola,      grazie alla sua serie e puntuale informazione è stata selezionata dal servizio di       Google News      ,      per restare sempre aggiornati sulle nostre ultime notizie seguici tramite       GNEWS      andando su questa pagina e cliccando il tasto segui. 
politicapolitica

Iscriviti al gruppo                       Telegram: Contatta @informazionescuola

Iscriviti al gruppo                       whatsapp 

Iscriviti alla nostra                     pagina Facebook

informazione scuola telegram

Informazione Scuola, le Ultime Notizie della Scuola in un click.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

altre news