A Treviso e provincia, trovare una casa in affitto è diventato un vero percorso a ostacoli. Canoni elevati, cauzioni onerose e fideiussioni bancarie rappresentano solo una parte del problema. Sempre più spesso, infatti, gli annunci includono una clausola che vieta la presenza di animali domestici, colpendo il 39% delle famiglie italiane che convivono con un cane o un gatto, percentuale ancora più alta nel Nord-Est.
Questa pratica, che discrimina chi considera gli animali parte integrante della famiglia, si scontra con la normativa italiana. La legge tutela gli animali d’affezione e punisce l’abbandono, ma il mercato immobiliare sembra ignorare questi principi, costringendo molti lavoratori trasferiti a separarsi dai propri compagni a quattro zampe.
Il sindacalista Maurizio Scazzeri di Anief Treviso denuncia questa situazione come una violazione dei diritti affettivi e della dignità umana. Propone interventi politici e normativi per limitare queste clausole discriminatorie, incentivando proprietari pet-friendly e tutelando gli affittuari responsabili.
Una casa dovrebbe essere un luogo di accoglienza e serenità, non un simbolo di esclusione. Vietare gli animali significa negare una parte della nostra umanità, e una città che respinge i legami affettivi non può definirsi davvero accogliente.
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