Che fine ha fatto il contratto integrativo delle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni per l’anno scolastico 2018/2019?
Complice il ritardo della formazione del nuovo Esecutivo. Complice la stessa incertezza che ha accompagnato la politica italiana di questi ultimi mesi, divisa fra incarichi esplorativi andate a vuoto e successivamente dal tempo necessario per la stesura del contratto fra le due aree politiche che compongono l’attuale governo, sono slittate una serie di incontri importanti, fra questi anche quelli previsti per il contratto integrativo che regolamenta le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente ed ATA.
I sindacati rappresentativi non hanno fatto mancare le loro critiche. Critiche che si sono concretizzate con una richiesta per un incontro urgente inviata al MIUR da parte delle organizzazioni sindacali (FLC CGIL, CISL FSUR, UIL RUA e GILDA), a tale richiesta è seguita la risposta del Ministero che ha fissato un incontro martedì 26 giugno alle ore 10 (con continuazione nel pomeriggio) per proseguire il confronto sul CCNI relativo alla mobilità annuale anno scolastico 2018/2019 (assegnazioni provvisorie ed utilizzi), compresa la mobilità da ambito a scuola.
I punti da sciogliere sono diversi, fra questi anche quello relativo la possibilità di utilizzare sul sostegno quei docenti privi di specializzazione che chiedono di avvicinarsi alle proprie famiglie. IN passato tale possibile decisione ha causato un’alzata di scudi da parte delle associazioni dei disabili che vorrebbero insegnanti preparati e specializzati in grado di affrontare al meglio tale delicato compito, va anche precisato che tali posti poi a settembre saranno assegnati mediante le famose graduatorie incrociate, spesso a precari privi di qualsiasi esperienza di insegnamento.
