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Caro affitti e trasporti, allarme docenti fuori sede: il CNDDU chiede misure urgenti

Il Coordinamento Docenti Diritti Umani denuncia: "Situazione insostenibile per migliaia di insegnanti, serve subito un’indennità di sede"

ROMA, 5 maggio 2025 – Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia un appello accorato al Ministero dell’Istruzione, denunciando la grave crisi abitativa ed economica che colpisce migliaia di insegnanti fuori sede, soprattutto nel Centro-Nord Italia. A preoccupare sono in particolare il caro affitti e il costo dei trasporti, che minano la qualità della vita dei docenti e rischiano di compromettere il sistema scolastico nazionale.

Secondo le rilevazioni più recenti, i canoni di locazione nelle principali città del Nord hanno registrato un incremento medio del 13,6% al metro quadrato, con picchi del 17,7% nel Nord-Ovest. A Milano, Bologna, Roma, Venezia e Firenze, l’affitto mensile di un bilocale può facilmente superare i 1.000 euro, spese escluse.

Per i docenti di ruolo provenienti dal Sud e per quelli con un reddito unico, questi costi sono insostenibili. A gravare ulteriormente, i prezzi elevati di voli e treni: spostarsi tra Sud e Nord può costare dai 200 ai 700 euro, specie in alta stagione o in assenza di offerte.

Il CNDDU, presieduto dal prof. Romano Pesavento, chiede al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara interventi tempestivi per porre rimedio a questa emergenza silenziosa, proponendo tre misure concrete:

  • Indennità di sede per docenti fuori sede, analoga a quella prevista per le piccole isole, per coprire spese extra di alloggio e trasporto.
  • Incremento dei posti per la mobilità interprovinciale, in particolare per classi di concorso penalizzate come la A046 (discipline giuridiche ed economiche), per avvicinare i docenti alle loro residenze.
  • Istituzione di un gruppo di esperti per analizzare la situazione e proporre soluzioni in tempi rapidi, garantendo condizioni lavorative dignitose in tutto il territorio nazionale.

Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti i colleghi che stanno affrontando questa situazione insostenibile” – dichiara Pesavento – “Il diritto all’istruzione passa anche dalla dignità del lavoro docente: senza insegnanti motivati e tutelati, la scuola non può funzionare”.

Il CNDDU si impegna a portare avanti queste richieste nelle sedi istituzionali, con l’obiettivo di garantire pari opportunità per tutti i docenti, a prescindere dalla loro regione di origine.

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