HomeComunicato StampaSBC: classi pollaio Azzolina e Bianchi non hanno risolto il problema

SBC: classi pollaio Azzolina e Bianchi non hanno risolto il problema

Il superamento delle classi pollaio non lo impone solo la sicurezza per la Pandemia ma il diritto allo studio per tutti soprattutto per le fasce più deboli.

Le classi non devono scomparire come dice quel pedagogista della domenica, ministro dell’Istruzione pro tempore , ma devono essere formate da non più di 15 alunni.

Lo dicono da decenni ormai le scienze dell’ educazione e soprattutto in questo momento se ne avverte l’urgente necessità per la complessità degli allievi del ventesimo millennio.

Si avvierebbero a soluzione i problemi della dispersione, dell’abbandono e dell’analfabetismo funzionale.

Il fenomeno oggi è possibile quantificarlo e i numeri non sono affatto quelli dati dal Ministro che da qualche tempo si è è messo a raccontar frottole.

Facciamo riferimento ai dati divulgati da Tuttoscuola la cui inchiesta sulla classi numerose sarà pubblicata oggi dall’Espresso.

Per l’a.s 21/22 sono 14 mila le classi al di sopra del limite di capienza massimo fissato in 26 alunni.

Su un totale di 365 mila classi ben 3761 sono sovraffollate.

A guidare la classifica sono le scuole secondarie di secondo grado, 9974 classi risultano sovraffollate.

Il primato spetta alle scuole del Comune di Roma con 1961 classi delle superiori che superano i 26 alunni , seguono Napoli con 1246, Milano con 985, Torino con 607.

Il Ministro Bianchi ha annunciato un piano ma i 22 milioni non bastano affatto , bisogna prevedere fondi nella legge di bilancio 2022 per ridurre il numero degli alunni, incrementare il numero delle classi e dei docenti.

Invece tutto è rinviato e si pensa di risolvere il problema con la denatalità.

Non è un caso che al Ministero hanno fatto sapere ai sindacati che i soldi risparmiati sull’istruzione per la denatalità non saranno dirottati dal Mef ( bontà sua) altrove, ma saranno utilizzati per ridurre il numero degli alunni nelle classi.

Per chi non lo avesse ancora capito a decidere della politica scolastica in questo Paese è non tanto il MI ma il Mef, ovvero i burocrati del Mef in sinergia con quelli del MI, l’obiettivo è il risparmio, i Ministri sono dei pupazzi.

Ma quando ci saranno questi investimenti per ridurre il numero degli alunni nelle classi: Il prossimo anno scolastico, quello ancora dopo? Ne dubitiamo fortemente.

Anche la diciottesima legislatura ha lasciato insoluto il problema delle classi pollaio con i ministri Bussetti, Fioramonti, Azzolina, Bianchi, non sappiamo se ce ne sarà ancora un altro.

Ancora si fa propaganda, si fanno chiacchiere, piani e tavoli con i Sindacati ma i problemi della scuola quelli veri si rinviano more solito a data da destinarsi, intanto si usano i distrattori di massa , lo scorso anno i banchi a rotelle e quest’anno il Green Pass.

Libero Tassella SBC

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