La tensione tra il mondo della scuola e il governo italiano continua a crescere. Giuseppe Buondonno, responsabile scuola di Sinistra Italiana, ha dichiarato apertamente il suo sostegno a Christian Raimo, giornalista e docente, recentemente colpito da un provvedimento disciplinare per aver criticato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
Il caso è diventato rapidamente un simbolo di una questione più ampia: la libertà di espressione all’interno delle istituzioni educative. “Se il ministro non può essere critico, mi autodenuncio anch’io, perché lo critico tutti i giorni”, ha affermato Buondonno con fermezza, sottolineando la natura intimidatoria delle recenti azioni governative.
Secondo Buondonno, l’attacco a Raimo non è un episodio isolato, ma rappresenta una “gravissima spinta intimidatoria” che mira a rendere la scuola un ambiente silenzioso e obbediente, snaturando così la sua funzione democratica. “Si stanno trasformando le istituzioni scolastiche in organi repressivi”, ha aggiunto, lanciando un appello affinché intervenga anche il Presidente della Repubblica.
A sostegno di Raimo, è stato lanciato un appello pubblico, firmato da numerose personalità, tra cui il Premio Nobel Giorgio Parisi. Nonostante le pressioni, Buondonno ha concluso: “Non ci faremo intimidire e continueremo a esercitare il nostro dovere democratico di critica. Viviamo ancora in una Repubblica democratica con una Costituzione da rispettare”.
Questo episodio riaccende il dibattito sulla libertà d’espressione e sul ruolo della scuola come pilastro della democrazia, tema di grande rilevanza per il futuro del sistema educativo italiano.
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