Rispondiamo al quesito del nostro lettore:
Sì, un docente fragile, sebbene esentato dall’insegnamento in presenza e collocato in biblioteca, può prendere parte a progetti d’Istituto, PNRR o attività di PCTO, purché le attività siano compatibili con le sue condizioni di salute e con l’esonero dal servizio in presenza.
Approfondimento normativo e gestionale:
Condizione di “docente fragile”:
La definizione è legata a particolari patologie che espongono a un rischio maggiore in caso di contagio da virus (es. Covid-19). Tali docenti possono essere esentati dall’attività didattica in presenza ma non dal servizio in generale, quindi devono essere impiegati in attività alternative.
Attività alternative ammesse:
- Supporto alla didattica (a distanza o asincrona);
- Attività amministrative o di gestione della biblioteca;
- Collaborazione a progetti scolastici o d’Istituto;
- Supporto ai docenti o tutoraggio a distanza;
- Coordinamento o progettazione del PCTO o dei progetti PNRR, se svolti in modalità compatibile (ad esempio da remoto o senza esposizione al rischio).
Limite principale:
Il docente non può essere obbligato a svolgere attività in presenza (es. visite esterne con studenti o attività laboratoriali sul campo), ma può collaborare da remoto o in contesti protetti.
In sintesi:
Sì, il docente fragile può partecipare a progetti PNRR o PCTO, ma solo se non è richiesto il contatto diretto con gli studenti o attività in ambienti non sicuri, e sempre nel rispetto delle indicazioni mediche e delle misure di tutela previste dal dirigente scolastico.
Leggi anche:
Povertà e Discriminazione: L’Allarme del CNDDU per i Docenti Italiani
Come hanno ridotto la scuola italiana?
Segui i canali social di InformazioneScuola
